“Ha questa terra un aria salubre, e temperata, ed abbondante di vigne, le quali producono ottimi vini, e de’ migliori della Puglia, che se ne fa molta stima.”
A.LUCCHINO A.D. 1629 – Racconto delle vigne di Apricena
La Terra di Apricena era nota per il vino rinomato, il clima ameno e per una eccellente fertilità del suolo. Tutto si interruppe quando il terribile terremoto del 1627 rase al suolo il piccolo borgo medioevale non risparmiando le costruzioni religiose tra cui le chiese di S. Martino e di S. Lucia.
Oltre ai danni ed alle vittime questo disastroso evento fece si che i superstiti abbandonassero queste zone per paura di nuovi eventi tellurici e questo fu il primo passo che segnò la fine della coltivazione della vite in questa zona della Puglia a cavallo tra il Tavoliere di Foggia, il Gargano ed il Molise.
Oggi Cantine Grotte sta recuperando questa tradizione vinicola proponendo etichette di grande qualità nel rispetto del territorio e della fama che questo posto si è costruita nei secoli sin dai tempi dell’antica Roma.
Territori ricchi di storia e bellezza
I nostri vigneti disegnano il territorio fungendo da cerniera tra il mare, le propaggini del Parco Nazionale del Gargano e l’entroterra del Tavoliere di Foggia.
Tra questi luoghi antichi e ricchi di storia lo sguardo si perde verso il lago di Lesina, il mare e le isole tremiti che sembrano voler approdare sulla costa.
Apricena famosa per le sue cave di pietra e marmi torna ad essere un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo grazie alla generosia qualità e fertilità dei terreni adatti ad una agricoltura di grande qualità come quella della vite. I prodotti che se ne ottengono sono una eccezionale base di partenza per vini armonici ed eleganti.

Moneta medioevale chiamata “Sicone” (SICO) del periodo longobardo ritrovata nei vigneti esistenti.
Il monogramma SICO è unito da una croce con un quadrangolo centrale e la presenza di un cuneo nel primo quarto.